Essere stressati oggi giorno sembra essere la più assoluta normalità. Stare in ansia, sempre di corsa, essere nervosi, non ci si fa più caso tanto è forte in noi l’abitudine di vivere perennemente in questi stati.
Quello su cui voglio farti focalizzare in questo articolo è il perché di tutto questo stress della società moderna.
In realtà, oggi ti parlerò di un particolare stato psicofisico che porta il tuo organismo a stressarsi sempre di più in maniera incontrollata, a patto che non si prendano dei provvedimenti naturalmente.
Sto parlando dell’ Ipervigilanza!
Cos’è l’Ipervigilanza?
Come dicevo poco fa, lo stile di vita tipico occidentale ci porta ad essere super frenetici, iper-stimolati dalla mattina alla sera, ad esempio con i dispositivi elettronici come TV, PC, Smarth Phone, ma anche da fattori come il traffico, i tipici rumori delle grandi città ecc. Non solo, ma anche tutti gli impegni da portare a termine, le responsabilità riguardo il lavoro, la famiglia, le aspettative e le pressioni sociali, sono tutti elementi che bombardano di informazioni il nostro cervello che viene così sovraccaricato e stressato.
Questa iperstimolazione, che a livello della nostra biologia non è assolutamente naturale, provoca in noi la necessità di stare sempre all’erta, sempre vigili, come se dovessimo difenderci da un pericolo imminente. E questo stato di vigilanza continua ed ininterrotta viene detto Iper-vigilanza. Da cosa deriva l’ipervigilanza? Beh, per rispondere in maniera super esaustiva a questa domanda dovremmo addentrarci in argomenti molto più ampi che tratterò sicuramente in altri articoli. Per ora, ti basti sapere che fondamentalmente lo stato di Ipervigilanza si genera per uno scarso senso di Fiducia. Facci caso… Quand’è che stai maggiormente attento e vigile? Esatto.. Quando non ti fidi! Per esempio quando viaggi in metro, o sei in un viale un po’ ambiguo, o sei a piedi di notte… Non sono situazioni molto fiduciose non trovi?
E la scarsa sensazione di fiducia accende i campanelli di allarme del nostro organismo, si va in Ipervigilanza e dunque entriamo nella risposta fisiologica da stress.
Se questo stato ipervigile perdura a livello cronico, ecco che il nostro stato di stress si prolunga nel tempo e si cronicizza di conseguenza, portando con se tutti i problemi di salute ormai conclamati.
Come faccio a capire se sono Ipervigile o no?
Questa domanda non è affatto banale, perché come ti spiegavo all’inizio di questo articolo, lo stato di Ipervigilanza è diventato una normalità e molte persone ne hanno davvero una scarsa consapevolezza.
Per riconoscere uno stato di Ipervigilanza, devi sapere che esiste un secondo stato psicologico che è una conseguenza diretta del troppo stress che si vive giorno per giorno. Questo stato viene detto Iposoddisfazione. Come ci dice la parola stessa, è uno stato di bassa soddisfazione che si genera a causa della scarsa fiducia percepita; fiducia negli ambienti, nelle persone, in se stessi, e così via. Quando non si è in fiducia, sopraggiungono altre sensazioni ed emozioni come la paura, l’ansia, la preoccupazione, la rabbia, ed io non ho mai sentito nessuno affermare di essere soddisfatto e sereno quando vive in queste situazioni!
Dunque, come risponde il nostro organismo all’insorgere di questo stato di iposoddisfazione? Semplice! Va a ricercare soddisfazione da fonti esterne come cibo, alcol, fumo, social media, serie TV, video game, ma anche da comportamenti come il fare la vittima, essere lamentosi, godere del fallimento di altri, e la lista è ancora molto lunga! Quando insorgono queste azioni di compenso, e fai difficoltà a controllarle, allora significa che ti trovi in una situazione di ipervigilanza e di iposoddisfazione.
Come posso aumentare la soddisfazione ed abbassare lo stress?
Purtroppo, non esiste la formula magica che risolve la situazione, ma per fortuna esistono le Abitudini. Le abitudini, quando sono sbagliate, possono essere la nostra rovina, ma se sono quelle giuste diventano la nostra salvezza! Innanzitutto ti consiglio di adottare abitudini che ti aiutino a gestire lo stress come lo sport, la meditazione, la scrittura e la lettura. Queste abitudini ti aiuteranno a sentirti più rilassato ma allo stesso tempo, ti aiuteranno a lavorare piano piano al tuo senso di fiducia e di soddisfazione. Per esempio, col diario potresti cominciare la pratica della gratitudine, così da prendere più consapevolezza di ciò che possiedi nella tua vita che ti rende sereno, felice, e quindi soddisfatto. Con la meditazione invece andrai a rallentare letteralmente il tuo cervello, il tuo organismo, dandogli quella giusta tregua dalle sollecitazioni continue. Lo sport ti aiuterà a sfogare lo stress accumulato della giornata e la lettura ti aiuterà ad accrescere la tua consapevolezza, la tua creatività ed il senso di rilassatezza, soprattutto la sera prima di coricarti.
Esercizio finale
Ti propongo questo esercizio da fare con il tuo diario affinché tu possa prendere consapevolezza delle azioni giornaliere che fai per compensare gli stati di Ipervigilanza e di Iposoddisfazione! Prendere consapevolezza è in assoluto il primo e più importante passo da fare per poi lavorare sul miglioramento.
Prendi carta e penna alla sera, e cerca di ricordare almeno tre situazioni in cui sei stato Ipervigile ed hai eseguito un’azione di compenso.
Esempio:
Situazione: Riunione di lavoro molto poco piacevole.
Azione di compenso: quando ho finito sono uscito ed ho acceso una sigaretta.
Prova l’esercizio e fammi sapere come va nei commenti! A presto con un nuovo articolo!
Ricorda che la scelta è solo tua!